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Riciclare o Riutilizzare?

martedì, dicembre 22, 2015



La gestione dei rifiuti sostenibile è un comportamento civile che deve nascere in ognuno di noi.
Ridurre, Riutilizzare, Riciclare e Recuperare è la famosa lista di azioni da intraprendere. Prolungare la vita utile degli oggetti riduce i rifiuti destinati alle discariche, e minimizza anche la domanda per nuovi prodotti.
Vediamo nel dettaglio cosa si intende con queste parole.

Ridurre
La riduzione alla fonte è la scelta primaria nella gestione dei rifiuti, nell’ambito di politiche di produzione e di consumo ecosostenibili. Usare una quantità minore di materiali per un prodotto equivale a ridurre l’estrazione e la lavorazione di materie prime e, contemporaneamente, la necessità di smaltimento.

Riutilizzare
Il rifiuto è riutilizzato senza subire alcuna trasformazione: una scatoletta è riutilizzata per contenere prodotti diversi da quello originario, un sacchetto della spesa è riutilizzato per contenere altri oggetti.

Riciclare
Il rifiuto è trasformato in materiali similari in seguito a trattamenti di lavorazione speciali.

Recuperare

Il rifiuto è valorizzato sotto il profilo economico e diventa materia seconda.

Nella gestione quotidiana della mia famiglia, e dei nostri rifiuti, mi sono sempre sentita particolarmente vicina al RIDURRE, scegliendo prodotti con package nullo o minimo e soprattutto al RIUTILIZZO.
Trovare una nuova funzione agli oggetti da eliminare è utile ed anche divertente.
Da quando è nata la nostra bimba, il riutilizzo consiste spesso nella costruzione di giocattoli per lei.
Dal cartone alle bottiglie, dai vestiti ai contenitori, tutto può trovare la sua seconda vita.

Nell’ambito del Riutilizzo mi sono avvicinata da molto tempo ai detersivi ecolabel alla spina, cioè a quei detersivi che si possono comprare riutilizzando un flacone precedentemente svuotato, che viene ricaricato a un distributore, e agli alimenti secchi bio venduti alla spina (pasta, riso, legumi ecc..).

Il riuso dei contenitori (plastica e vetro) è una pratica consolidata del passato che sta cercando di riproporsi.
Tale pratica mi è sempre sembrata estremamente virtuosa, perché convinta dell’esistenza di un risparmio di packaging, quindi in termini ambientali, ed economico.
Va sottolineato che i distributori automatici per liquidi devono essere autorizzati a per l’utilizzo in luogo pubblico tramite certificazione da direttiva europea. Non è ammessa la distribuzione alla spina dei prodotti cosmetici.
Forte di queste mie convinzioni, mi sono però imbattuta nell'interessantissimo intervento di Fabrizio Zago, all'interno del forum Promiseland, intervento inerente i vantaggi o meno dei detersivi alla spina, che riporto in toto:

... Se guardo ai numeri il discorso è semplice: il self service NON è interessante dal punto di vista energetico. Punto e basta. Spiegare questa cosa è facilissimo ma devo essere sintetico e quindi vado per sommi capi: prendiamo ad esempio un litro di detersivo per i piatti. Nel caso di un prodotto tradizionale (tradizionale dal punto di vista dell'imballo) avrò un flacone, un tappo ed un'etichetta che contengono il mio lavapiatti. Il prodotto viene realizzato in uno stabilimento viene caricato su un camion e trasportato al negozio. In totale il materiale fa un viaggio, un solo viaggio.
Nel caso del self service abbiamo un trasporto dallo stabilimento al punto di vendita, anche i flaconi vuoti devono viaggiare. Ed i viaggi diventano due. Poi i grossi contenitori vuoti dove c'era il prodotto devono tornare allo stabilimento ed essere lavati con cura. In totale i viaggi diventano tre.
Se facciamo i conti in maniera corretta ci rendiamo conto che se la distanza tra produzione dello sfuso ed il punto di distribuzione supera i 500 km non si raggiungerà MAI il vantaggio energetico, mai. Se la distanza è minore ci vorranno molti ri-riempimenti prima di raggiungere un vantaggio, per un flacone da 2 - 3 litri lo si può raggiungere dopo 5 utilizzi, per altri flaconi serviranno ancora più utilizzi. Il guaio è anche che è stato dimostrato che solo il 52% di chi acquista uno sfuso una volta, si ricorda di riempirlo la seconda ed allora lo spreco è massimo. Poi, è triste dirlo, ma dipende anche dalla zona in cui si abita. Se il self service è in una zona con scarsa raccolta differenziata, insomma va tutto in discarica, l'equilibrio energetico si raggiunge molto velocemente dopo pochi utilizzi, in zone in cui le campane e le campagne per la raccolta differenziata funzionano bene, allora il punto di equilibrio si raggiunge dopo decine di utilizzi. Questo perché quella plastica raccolta non viene gettata ma riutilizzata ed anche bruciata per produrre energia.
Se l'incenerimento viene fatto in impianti idonei la plastica brucia benissimo, non inquina e fornisce energia.
Visto che sono arrivato a questo punto direi che concordo sul fatto che riciclare è meglio che bruciare ma se ognuno di noi si comportasse in modo responsabile queste cose non ci passerebbero neppure per l'anticamera del cervello, faremo la differenziata, la plastica potrebbe essere riutilizzata o usata come fonte energetica. A questo proposito devo assolutamente spezzare una lancia in favore del materiale plastico. La plastica è molto più ecologica del vetro, ad esempio. Infatti per riciclare un kilogrammo di vetro ne servono circa due di petrolio per fondere il vetro e fabbricare un nuovo contenitore. Mentre per recuperare della plastica ne serve molto meno. Capirei molto di più un self service che utilizzi flaconi in vetro ma contro la plastica è una battaglia persa in partenza.
Concludo dicendo che spesso le cose non sono così come appaiono a prima vista e che spesso ci fanno credere a delle cose a cui VOGLIAMO credere come che il self service sia il massimo dell'azione energetica ecologica possibile. Ebbene non è vero.


ma poi prosegue traendo questa conclusione:

... non è che il self service sia negativo in sé ma non è la soluzione a tutti i problemi ed un vero vantaggio energetico lo si ottiene solo dopo molti riempimenti e solo se nella zona di residenza c'è una raccolta differenziata deficitaria. Tu continua a dare il buon esempio ma cerca anche, se puoi e se vuoi, di sensibilizzare che sta attorno a te che se comincia con il self DEVE continuare per molto tempo ad adottare questa tecnica altrimenti il bilancio è negativo.

Cercherò approfondire tutti i temi trattati per chiarirmi ancor meglio le idee, nell'attesa, nonostante le spiazzanti conclusioni, continuerò ad utilizzare i detersivi alla spina cercando di verificare la provenienza e il trasporto che tali prodotti effettuano, nell'attesa di arrivare all'autoproduzione dei detersivi! 


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