Riutilizzo delle Acque Grigie
sabato, gennaio 30, 2016
Non si fa altro che parlare di
riscaldamento globale e desertificazione, con conseguente riduzione delle
riserve idriche, e allora perché noi continuiamo ad utilizzare acqua POTABILE
per scaricare il water?
Da quando ho tolto il pannolino
a Trilobimba, lei ha preso come massimo divertimento azionare lo scarico ad
ogni presunto o parziale bisognino! Avendo qualche difficoltà a spiegarle cosa
significhi “Stai consumando un bene esauribile”, mi resta soltanto di poter
ripetere all'infinito "non si fa perché te lo dice la mamma”. Tuttavia non
faccio che pensare a quanta acqua potabile stiamo inutilmente sprecando.
Vi siete mai chiesti quante
volte azionate lo sciacquone, a casa vostra, in una giornata? Io ho provato a
contare ed il risultato, in una giornata non lavorativa, è impressionante. In 3
persone, siamo arrivati a 23 azionamenti, che moltiplicati per circa 10 litri cadauno,
fanno 230 Litri
di acqua Potabile.
Viene spontaneo chiedersi se
esista un programma normativo comunitario o nazionale che provi ad intervenire,
fornendo alternative quali riutilizzo acque grigie e acque piovane, magari
sostenute economicamente.
La risposta non è propriamente
affermativa anche se qualche passo è stato fatto.
L’ultima norma di riferimento è
il decreto n. 185 del 12 Giugno 2003 “Regolamento per il riutilizzo delle acque
reflue per la depurazione e la distribuzione delle acque reflue al fine del
loro recupero e riutilizzo in campo domestico industriale e urbano ”
Nel decreto si parla di RECUPERO,
quando si ha riqualificazione di un’acqua reflua, mediante adeguato trattamento
depurativo, al fine di renderla adatta alla distribuzione per specifici
riutilizzi.
Il RIUTILIZZO è invece l’impiego
d’acqua reflua recuperata di determinata qualità per specifica destinazione
d’uso, per mezzo di una rete di distribuzione, in parziale o totale
sostituzione d’acqua superficiale o sotterranea.
Sono previste dalla legge tre
possibili destinazioni d'uso e relativi requisiti di qualità:
IRRIGUO
Irrigazione di:
- colture per produzione di alimenti per consumo umano ed animale (subirrigazione)
- colture ai fini non alimentari
INDUSTRIALE
- acqua antincendio
- acqua di processo
- acqua di lavaggio e per i cicli termici (esclusi gli usi di contatto acque e alimenti o prodotti farmaceutici e cosmetici)
CIVILE
Riutilizzo come:
- lavaggio delle strade nei centri urbani
- alimentazione sistemi di riscaldamento/raffreddamento
- alimentazione reti duali adduzione (separate dalle acque potabili)
Esistono molti metodi per riutilizzare le acque grigie ma non è un argomento di cui si parli spesso.
Vi racconto, allora, un pò di informazioni che sono riuscita a trovare, con l'unica pretesa di condividere qualche dato e sperando di diffondere ad altri il mio interesse, in attesa magari di un incentivo fiscale a chi ristruttura o edifica con riutilizzo delle acque grigie.
In un virtuoso sistema di gestione delle acque dovrebbero essere previsti questi interventi:
- separazione delle reti di scarico delle acque nere (contenenti cioè gli scarichi dei WC) e delle acque grigie (tutte le altre acque di scarico);
- realizzazione di reti distinte di distribuzione idrica (acqua potabile e acqua non potabile);
- trattamento e il riutilizzo delle acque grigie depurate per scopi non potabili, come ad esempio l'irrigazione di aree a verde, il riempimento delle cassette di risciacquo dei WC, il lavaggio di aree esterne.
Il recupero delle acque grigie è particolarmente indicato per gli
edifici con elevato potenziale di risparmio. - alberghi, pensioni, agriturismi,
impianti turistici, case plurifamiliari, condomini - centri fitness, palestre,
piscine, scuole - saloni parrucchieri, uffici, autogrill, edifici con frequente
uso delle docce.
Cosa sono le acque grigie?
Acque
nere: acque provenienti dal WC
Acque
grigie: acque provenienti da tutti gli
altri utilizzi come lavandini e docce (escluso il lavello domestico)
http://www.starplastsrl.it/wp-content/uploads/2014/02/BIOGRIGIO.pdf |
Come si depurano le acque grigie?
Le tecniche di fitodepurazione rappresentano una tipologia
impiantistica che si adatta perfettamente a questa necessità.
http://oasisdesign.net/greywater/createanoasis/ |
http://www.iridra.eu/attachments/article/180/recupero%20grigie%20IRIDRA.pdf |
Esistono altri sistemi adatti al trattamento delle acque
grigie, caratterizzati da ingombri ridotti (generalmente si tratta di sistemi
interrabili, ma esistono in commercio alcune soluzioni impiantistiche adatte
anche all'installazione all'interno degli edifici, ad esempio nelle cantine,
permettendo oltretutto di risparmiare per quanto riguarda tubazioni esterne
agli edifici).
L’acqua grigia proveniente dai lavabi dei bagni, dalle vasche da
bagno e dalle docce è raccolta per mezzo di una rete appositamente dedicata,
prefiltrata ed inviata nel serbatoio
di raccolta posizionato nel locale impianti; dopo l’acqua grigia è filtrata (con filtri a sabbia), disinfettata ed inviata al serbatoio di accumulo. Successivamente,
attraverso una rete di distribuzione appositamente dedicata, un’autoclave invia
l’acqua grigia così trattata agli appartamenti e quindi agli sciaquoni. L’impianto di trattamento funziona in modo automatico.
http://www.idro.net/ |
Quanto si risparmia?
La percentuale del potenziale risparmio dell'acqua è di circa il 50% di
acqua potabile, fino a punte del 75%, se combinato con riutilizzo acque piovane.
Queste sono alcune realizzazioni in Italia.
http://www.iridra.eu/attachments/article/180/recupero%20grigie%20IRIDRA.pdf |
http://www.starplastsrl.it/wp-content/uploads/2014/02/BIOGRIGIO.pdf |
0 commenti